Sottolineiamo un interessante articolo riguardante le modifiche in arrivo al reato di dichiarazione infedele e quindi sulla tematica del transfer pricing a pag 33 del Sole24Ore, con anche un focus sui criteri di valutazione da evidenziare nel bilancio per difendersi dal rischio della “dichiarazione infedele”.
I punti chiave evidenziati sono:
1) Contestazione in caso di acquisto dall’estero: l’amministrazione trova il costo superiore al valore reale e riprende a tassazione la differenza, se l’imposta supera la soglia di punibilità potrebbe segnalare alla procura.
2) Difesa sui costi: quelli fittizi devono intendersi come inesistenti.
3) Contestazione in caso di ricavi verso l’estero: l’amministrazione rettifica i ricavi in aumento applicando le regole del transfer pricing affermando che i beni o servizi dati dall’impresa italiana a quella estera sono sottostimati per spostare materia imponibile nell’altro stato.
4) Difesa sui ricavi: sono valutazioni differenti dei verificatori che non hanno rilevanza legale.